Cinema, una storia recente ma già ricca e intensa

Fratelli Lumiere See page for author, Public domain, via Wikimedia Commons

Quella del cinema è una storia relativamente recente, ma nonostante tutto molto ricca e in continua evoluzione. Il cinema, infatti, a livello tecnologico ha risentito e risente tuttora degli enormi passi in avanti fati dalla tecnologia digitale e dal web. Un po’ quello che è successo alla stampa che, sempre grazie all’avvento dell’online, è diventata fruibile a un pubblico molto più ampio per la facilità di accesso e utilizzo. Stampare un calendario online oggi è facile, immediato e ti arriva direttamente a casa.


Il cinema, seppur da una prospettiva totalmente diversa, è stato anch’esso travolto dal digitale e da Internet e a risentirne la qualità, migliorata, ma anche in questo caso con i cellulari di ultima generazione è possibile realizzare un film, per cui anche in questo caso l’accesso all’arte si è ampliato a un pubblico vasto. Anche se, ovviamente, non basta un ottimo telefonino per realizzare un buon film.

E chissà se i fratelli Louis e Augustin Lumière avrebbero mai immaginato che si sarebbe potuto girare un film con un telefono. A loro si deve la nascita della cinematografia intesa come proiezione in sala di una pellicola stampata di fronte a un pubblico pagante. L’anno è il 1895 e il giorno il 28 dicembre. I Lumière riuscirono a mostrare al pubblico del Gran Café del Boulevard de Capucines a Parigi il cinematographe, un apparecchio ideato e brevettato da loro stessi.

Il Cinematographe era un apparecchio che riusciva a proiettare una sequenza di immagini distinte su uno schermo bianco. Immagini impresse su una pellicola stampata con un processo di tipo fotografico e in questo modo si riusciva a ottenere l’effetto movimento. Nel 1900 i Fratelli Lumière cedettero i diritti di sfruttamento della loro invenzione a Charles Pathè. Arrivarono anche i primi grandi successi cinematografici con The Great Train Robbery di Edwin Porter, mente il Viaggio nella luna di Georges Meliès (1902) ottenne un successo planetario.

Meliès, l’inventore della regia e degli effetti speciali

Georges Meliès (Wikipedia, pubblico dominio)

Se i fratelli Lumière sono considerati i primi inventori della cinematografia, il secondo padre dell’arte è quasi universalmente considerato Georges Meliès. Nato a Parigi l’8 dicembre del 1861, Meliès per primo ha introdotto nel cinema numerose novità tecniche e narrative e per questo da molti esperti viene identificato come l’inventore della regia cinematografica. Proprio a Meliès, la cui storia viene celebrata da Martin Scorsese nel film Hugo Cabret, si deve l’invenzione del cinema fantastico e fantascientifico anche per la sua capacità di utilizzare, sempre per primo. gli effetti speciali. A lui si devono tecniche come la sostituzione, l’esposizione multipla, la dissolvenza e il colore, in questo caso dipinto a mano direttamente sulla pellicola.

I primi film di Georges Meliès imitavano a grandi linee quelli dei fratelli Lumière, da cui venne influenzato, ma impiega poco a trovare un proprio stile utilizzando alcuni trucchi mai visti. Il montaggio, ad esempio, con cui per la prima volta va vedere l’effetto della sparizione di una donna per effetto di un prestigiatore montando la scena in più spezzoni che, una volta montati, davano l’idea della continuità.

Nel 1897 a Montreux attrezza uno studio cinematografico dove organizzava le scenografie dipinte su pannelli.

Il suo film più noto è Viaggio nella luna risalente al 1902, a tutti gli effetti il primo film di fantascienza che ottenne un grandioso successo a livello mondiale.

Meliès fece incursioni anche nel cinema horror e fu, anche qui, un precursore. Nel film Le manoir du diable si intravedono i primi segni della cinematografia horror.

Nonostante il successo dei suoi film, per politiche commerciali non proprio indovinate la sua società (Star Film) nel 1913 finì in bancarotta e con l’arrivo della prima guerra mondiale abbandonò progressivamente il cinema dedicandosi agli spettacoli di magia.